Vivere un’esperienza di volontariato all’estero può rivelarsi un’opportunità unica
di crescita professionale e personale.
Un’occasione straordinaria per uscire dalla propria zona di comfort, affrontare nuove sfide e immergersi in nuove culture, imparando a capirle e rispettarle.
Sono moltissime nel mondo le iniziative che permettono a persone di tutte le età di poter vivere delle esperienze di lavoro o volontariato all’estero.
Fra queste troviamo
Workaway, una piattaforma online attiva dal 2002.
Che cos’è Workaway?
Workaway è uno spazio dove si incontrano due attori, i viaggiatori cosiddetti
workawayers e i soggetti ospitati definiti
host.
Il programma permette di
viaggiare in maniera quasi del tutto gratuita, perché in cambio di qualche ora di
lavoro presso gli host i workawayers otterranno vitto, alloggio e in alcuni casi anche un piccolo contributo economico per il lavoro svolto.
La maggior parte dei lavori che si trovano sulla piattaforma ruotano intorno all’eco-turismo e all’agricoltura.
Molti gli ostelli e le guest-house presenti sulla piattaforma, così come offerte per insegnare la propria lingua all’estero o per prestare aiuto nei lavori domestici.
Come funziona il programma?
Possono partecipare al programma tutte le persone di età superiore ai 18 anni.
Per iscriversi bisogna aprire un account sul sito e pagare una quota annuale di circa 40 euro.
Ogni host pubblica una descrizione della propria struttura ospitante (casa/ostello/fattoria) e descrive il quantitativo di ore ed il tipo di lavoro richiesto.
Una volta registrati, i workawayers potranno visualizzare i differenti Host e mettercisi in contatto.
La durata del volontariato, le ore di lavoro e un ipotetico compenso, variano a seconda della natura del lavoro e dal tipo di host.
Chi ospita è solitamente una persona aperta che mette a disposizione il proprio tempo per dare al
viaggiatore un assaggio della vera vita in quel luogo, mostrandogli posti poco turistici e poco conosciuti, raccontando storie o semplicemente insegnando ricette tipiche.
La parola chiave è condivisione.
Spesso gli host hanno più di un workawayer, così che si venga a formare un gruppo di persone provenienti da differenti parti del mondo che vivono e lavorano insieme.
Una volta arrivati ad un accordo non resterà altro che fare le valigie e partire!
Attenzione agli extra
Non tutte le spese sono incluse nel programma. Alcune dovranno essere sostenute dal workawayer, come il biglietto aereo, il trasporto secondario dall’aeroporto o le spese per un eventuale
assicurazione sanitaria o di
viaggio.
E’ raccomandato fare una assicurazione sanitaria, soprattutto nei casi in cui si farà un lavoro manuale dove è molto più facile farsi male.
Prima di partire, dunque, bisognerà accertarsi di avere un budget adeguato a sostenere tutte le eventuali spese.
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