Visto d’ingresso in Italia, quanto dura e a chi serve

Sono molte le motivazioni che spingono ogni anno tanti cittadini extracomunitari a richiedere il visto d’ingresso in Italia. Orientarsi tra l’eterogeneità di tipologie di visto e tra le modalità di richiesta può non risultare facile per gli stranieri. Per tale ragione, il nostro Sindacato ha deciso di pubblicare una guida aggiornata sul tema, ricordando a chi serve questo documento e quanto dura.

INDICE

Che cos’è un visto d’ingresso

Il visto di ingresso consiste nell’autorizzazione rilasciata da uno Stato a un cittadino extracomunitario che voglia entrarvi. Va richiesto alle rappresentanze diplomatico-consolari presenti nel Paese di origine dello straniero e si distingue in:
  • visto Schengen unificato o visto uniforme (VSU) che permette la circolazione nell’intero territorio degli Stati aderenti al trattato,
  • visto con validità territoriale limitata (VTL) che autorizza unicamente la circolazione nel territorio di uno o determinati stati membri,
  • visto territoriale limitato (VTL) che autorizza la circolazione in un solo stato,
  • visto di transito aeroportuale (VTA) che permette il transito nell’area internazionale degli aeroporti presenti nel territorio degli stati membri,
  • visto nazionale (VN) che consente uno o più ingressi nonché di soggiornare più di 90 giorni in uno Stato Schengen. Permette anche la libera circolazione nei Paesi Schengen diversi da quello rilasciante il visto, per un periodo non superiore a 90 giorni a semestre.
Inoltre, il visto può essere di diverse categorie:
  • A per autorizzare il transito aeroportuale,
  • C per autorizzare soggiorni di massimo 90 giorni,
  • D per autorizzare soggiorni di durata superiore ai 90 giorni.

Cosa significa visto di tipo D

Tutti i cittadini extra-UE che desiderano stare per un lungo periodo in Italia, per qualunque motivo, devono innanzitutto avere un visto nazionale d’ingresso di durata da 91 a 365 giorni. Il visto nazionale di lunga durata o lungo soggiorno si identifica con il codice VN-tipo D. Il cittadino straniero entro 8 giorni lavorativi dal suo arrivo in Italia deve fare richiesta di permesso di soggiorno.

Cosa significa visto di tipo C

Il visto Schengen uniforme (VSU), valido per l’ingresso nel territorio dello spazio Schengen, rilasciato per soggiorni di breve periodo è quello di tipo C. La sua durata massima è di 90 giorni ogni 180, da conteggiare a partire dalla data del primo ingresso in Italia. In determinate casistiche si possono ottenere visti uniformi Schengen C1 validi per un anno, C2 validi per due anni, C3 validi per tre anni e C5 validi per cinque anni.

Quale visto richiedere per entrare in Italia?

In base alle motivazioni di rilascio, si distinguono: 1. visto per invito 2. visto per affari 3. visto per motivi familiari 4. visto per turismo 5. visto per vacanza-lavoro 6. visto per cure mediche 7. visto per gara sportiva 8. visto per lavoro autonomo 9. visto per volontariato 10. visto per adozione 11. visto per studio 12. visto per transito 13. visto per missione 14. visto per ricerca 15. visto per motivi religiosi 16. visto per lavoro autonomo al fine di costituire start-up innovative 17. visto per reingresso 18. visto per residenza elettiva 19. visto per lavoro subordinato di tipo stagionale 20. visto per investitori 21. visto diplomatico 22. visto per lavoro subordinato 23. visto per nomadi digitali – (introdotto con il decreto del 27 gennaio 2022)

Quando presentare la domanda di visto?

La richiesta del visto si deve effettuare non più di sei mesi prima dall’inizio del viaggio previsto e al massimo 15 giorni prima. I tempi previsti per ottenere il visto variano a seconda della tipologia. Per i visti Schengen solitamente ci vogliono da 15 a 45 giorni. Per i visti di lungo periodo sono necessari fino a 90 giorni dalla richiesta.

Differenza tra durata e validità del visto

Su ciascun visto di ingresso sono indicati due valori temporali:
  • la durata corrisponde all’effettivo periodo di soggiorno massimo autorizzato;
  • la validità è l’arco di tempo entro il quale si può fruire del visto.
In genere la validità è maggiore della durata. Entro l’ultimo giorno indicato dalla validità il cittadino straniero deve abbandonare lo spazio Schengen.

Si può prorogare il visto quando si arriva in Italia?

Chi possiede un visto per soggiorno breve si può trattenere in Italia solo per il periodo di tempo previsto. Fanno eccezione i casi di impossibilità di uscita adeguatamente motivati, per i quali l’autorità competente può prorogare il soggiorno. Chi ha un visto di lunga durata dovrà convertirlo in permesso di soggiorno dopo il suo arrivo in Italia.

Dove si presenta la domanda di visto?

La domanda di visto si deve presentare presso l’ufficio visti dell’Ambasciata o del Consolato italiano presente nel luogo di residenza del cittadino straniero. I recapiti delle sedi si trovano sul sito “Il visto per l’Italia”, selezionando il Paese di residenza. Anche l’elenco dei documenti necessari al momento della richiesta variano a seconda della residenza e sono indicati nel suddetto sito web. La regolare presentazione dei documenti non assicura il rilascio del visto. Nel caso di diniego di visto che non sia stato richiesto per motivi familiari, è possibile fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.). Ciò deve avvenire entro 60 giorni dalla data di notifica del provvedimento di diniego. Nel caso di diniego di visto per motivi familiari, si può presentare ricorso senza limiti di tempo al Tribunale Ordinario.

Lettera di invito per turismo

Il visto turistico per l’Italia autorizza l’ingresso nel Paese per turismo, affari, studio, scambio culturale, trattamenti medici o per visitare amici e parenti. La lettera di invito è un documento attraverso il quale un cittadino italiano oppure un cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia può invitare per turismo uno straniero nel Paese. Il documento di richiesta deve indicare dati personali, posizione lavorativa, motivo e durata del soggiorno. Inoltre deve fornire informazioni sulla possibilità di garantire vitto, alloggio e copertura medica all’invitato. Il cittadino straniero dovrà presentare in prima persona tale carta d’invito all’Ambasciata o al Consolato italiano del Paese di residenza.

Informazioni per la compilazione della lettera d’invito

Ecco tutte le informazioni relative all’invitante e all’invitato, da inserire nella lettera d’invito per turismo: INVITANTE Nome Cognome Data e luogo di nascita Nazionalità Numero di documento di identità e di passaporto Permesso di soggiorno Indirizzo Professione Telefono Email In caso di società: Ragione Sociale Sede legale Qualifica Telefono Email Indirizzo dove si ospiterà l’invitato INVITATO Nome Cognome Data e luogo di nascita Nazionalità Numero di documento di identità e di passaporto Indirizzo Professione Relazione con l’invitante Finalità del soggiorno Periodo del soggiorno L’invitante deve anche dichiarare la propria disponibilità a comunicare alle forze dell’ordine la presenza dell’invitato presso l’indirizzo specificato, entro 48 ore dal suo arrivo nel territorio italiano.

L’assistenza di WAI per la richiesta del visto

Welcome Association Italy offre assistenza ai cittadini extra-UE nella richiesta del visto di ingresso in Italia. Proponiamo ai nostri associati, a seconda delle diverse esigenze, possibilità e motivazioni, soluzioni idonee e convenienti. Se dopo aver consultato questa guida avrai ancora dubbi o richieste, non esitare a metterti in contatto con noi.

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