Sanità in Italia, una guida per gli stranieri

Quando un cittadino straniero viene nel nostro Paese per un soggiorno di varia durata, può avere necessità di accedere ai servizi di assistenza medica. Conoscere il funzionamento della sanità in Italia è molto importante per comprendere i vantaggi e i limiti dell’assistenza pubblica ed eventualmente scegliere per tempo di stipulare una copertura sanitaria privata. Trovarsi all’estero e dover affrontare un problema di salute o un incidente è una condizione che desta molte preoccupazioni e ansie. Ci si trova lontani da casa, possono esserci difficoltà dovute alla scarsa conoscenza della lingua e può capitare di sentirsi disorientati. Il nostro Sindacato è attivo nell’assistenza agli stranieri che si recano in Italia e favorisce la tutela del loro benessere. Per questo motivo abbiamo elaborato una piccola guida che faccia da introduzione al sistema di cure mediche e di servizi utili durante il soggiorno. Indice Come funziona la sanità in Italia per gli stranieri Cosa include l’assistenza socio sanitaria? Come è strutturato il sistema sanitario italiano? I problemi dei servizi sanitari pubblici in Europa Le strutture private convenzionate Le strutture private non convenzionate

Come funziona la sanità in Italia per gli stranieri

Quali stranieri in Italia possono iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale? I cittadini stranieri che risiedono in Italia con permesso di soggiorno regolare o in attesa di regolarizzazione possono usufruire dell’assistenza sanitaria garantita dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Riceveranno lo stesso trattamento riservato ai cittadini italiani, tramite l’acquisizione della tessera sanitaria. Gli stranieri che soggiornano nel nostro Paese per più di tre mesi e non possiedono i requisiti per iscriversi al SSN, devono assicurarsi contro il rischio di infortunio, di malattia e per maternità. A tale scopo possono stipulare una polizza assicurativa privata oppure iscriversi volontariamente al SSN attraverso il versamento di un contributo forfettario annuale.

Cosa include l’assistenza socio sanitaria?

L’assistenza socio sanitaria include tutte le prestazioni che occorrono per:
  • mantenere lo stato di salute del cittadino,
  • stabilizzare il suo quadro clinico,
  • curare le patologie,
  • fare la riabilitazione,
  • migliorare la qualità della sua vita.
Questa prevede sia prestazioni sanitarie che interventi di sostegno e protezione sociale. Per approfondire come funziona il rimborso delle spese mediche vi invitiamo a leggere il nostro articolo specifico pubblicato di recente. A causa del deficit del servizio che caratterizza persistentemente la medicina di base, il governo italiano ha dovuto introdurre il sistema delle quote partecipative o ticket. Questi ultimi sono a carico dei pazienti anche quando ricorrono all’assistenza sanitaria pubblica.

Come è strutturato il sistema sanitario italiano?

In Italia dal 1979 c’è il Servizio Sanitario Nazionale al quale hanno diritto tutti gli abitanti in attuazione dell’art. 32 della Costituzione. Tale servizio sussiste tramite una combinazione di finanziamenti pubblici con prestazioni mediche private. Il governo italiano definisce lo stanziamento complessivo per il SSN e la suddivisione tra le 20 regioni italiane. Inoltre, indica il livello minimo delle prestazioni garantite a tutti e in quali casi e con quali modalità i pazienti possono ricorrere all’assistenza privata grazie al finanziamento del SSN. Il Servizio Sanitario Nazionale si basa sui principi dell’universalità, dell’uguaglianza e dell’equità. Il principio dell’universalità stabilisce l’inclusione di tutta la popolazione quale avente diritto alle prestazioni sanitarie.

Assistenza medica di base e strutture ospedaliere

Le 20 regioni che costituiscono il territorio italiano sono suddivise in 650 USL. L’assistenza medica di base infatti è organizzata in Unità Sanitarie Locali (ora definite ASL) a loro volta articolate in distretti. Ciascun paziente si può iscrivere a un medico di base che può essere dipendente di una ASL oppure può essere un professionista autonomo che opera anche in convenzione con la ASL. Per quanto riguarda i ricoveri, gli esami e le cure, oltre l’80% dei posti letto in Italia è del settore pubblico e meno del 20% di quello privato, spesso gestito da religiosi. La maggioranza delle cliniche private stabilisce delle convenzioni con le autorità sanitarie locali per integrare l’assistenza pubblica. In seguito riceve dei rimborsi dallo Stato stabiliti a livello nazionale. In molte zone d’Italia, come nelle regioni del Sud, quella privata è l’unica assistenza sanitaria disponibile per vari esami e in tempi brevi.

I problemi dei servizi sanitari pubblici in Europa

La sanità pubblica in molti Paesi dell’Europa soffre la carenza di risorse, con gravi conseguenze come l’inaccessibilità alle cure per molti pazienti economicamente svantaggiati. Da una recente indagine condotta in quattro Paesi europei ovvero Italia, Gran Bretagna, Svizzera e Norvegia, pubblicata su BMC Health Services Research emerge la percezione di 1600 medici in merito all’efficienza dei sistemi sanitari dei Paesi in cui operano. La maggior parte degli intervistati ha testimoniato serie mancanze nel servizio sanitario. Particolarmente colpiti sono gli interventi, l’assistenza ai malati mentali, l’assistenza infermieristica a casa, le visite specialistiche e la riabilitazione post-incidente. Nonostante i quattro Paesi dispongano di un sistema sanitario a copertura universale, questo non assicura né il finanziamento di tutte le categorie di terapie, né la copertura totale delle stesse. Per accedere a molti interventi è necessario un contributo spese da parte del cittadino.

La situazione italiana

Tra i quattro Paesi analizzati, l’Italia è quello con il maggior numero di medici e di infermieri e con i minori finanziamenti pubblici pro-capite. Il nostro Paese è anche al penultimo posto in classifica per le richieste di contributo spese da parte del cittadino. Inoltre, non brilla per velocità ed efficienza per quanto riguarda gli appuntamenti con i medici e per effettuare esami.

Le strutture private convenzionate

Le aziende private accreditate sono strutture ospedaliere convenzionate con il Sistema Sanitario Regionale. Devono garantire standard di sicurezza e di qualità basati sulle diverse leggi regionali che definiscono i termini di accreditamento. I cittadini possono prendere appuntamento presso queste strutture senza sostenere costi supplementari rispetto a quelli previsti nelle ASL locali.

Le strutture private non convenzionate

Parallelamente, un supporto notevole alla sanità in Italia viene anche dagli enti privati non convenzionati con il SSN. I pazienti italiani e stranieri possono usufruire dei servizi erogati da tali strutture a loro spese. Le aziende di assistenza medica private spesso sono convenzionate con assicurazioni sanitarie. Le polizze assicurative per i cittadini stranieri in genere hanno una durata semestrale oppure annuale a partire dalla data di richiesta del permesso di soggiorno o dell’iscrizione anagrafica. Queste normalmente coprono:
  • interprete in caso di incidente;
  • prestazioni ospedaliere urgenti;
  • consulenza medica telefonica;
  • rientro sanitario senza limiti di spesa;
  • medico a domicilio in caso di urgenza;
  • accesso a diverse cliniche convenzionate.

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