Il rinnovo permesso di soggiorno è un’operazione essenziale per i cittadini extracomunitari che decidono di passare del tempo in Italia. Il nostro obiettivo è quello di creare una piccola guida per tutti i cittadini stranieri che, arrivati in Italia, si trovano dinanzi a barriere burocratiche. Abbiamo più volte trattato le procedure di richiesta del permesso di soggiorno, facendo riferimento a diversi motivi specifici quali studio o ricongiungimento familiare. Oggi, invece, parleremo della fase di rinnovo del permesso di soggiorno, per capire in cosa consiste e quale documentazione presentare.
La pratica per rinnovare il permesso di soggiorno si compone di diversi step volti a legalizzare la permanenza dei cittadini extracomunitari in Italia. In primis, sarebbe consigliabile avviare la procedura 60 giorni prima della scadenza del permesso precedente. Queste tempistiche sono consigliate e non imposte dalle autorità italiane, il che significa che non vi sono sanzioni per il mancato rispetto di questa scadenza.
Le sanzioni, invece, possono concretizzarsi se il permesso di soggiorno è scaduto da oltre 60 giorni e ancora non è stata effettuata la richiesta di rinnovo. In questo caso il cittadino extracomunitario perde il diritto ad esercitare la sua attività lavorativa in Italia e l’accesso a servizi come il servizio sanitario nazionale.
Ora che conosci le tempistiche entro le quali è possibile fare la richiesta per rinnovare il permesso di soggiorno ed evitare le sanzioni, possiamo procedere con gli step della pratica. Il primo step consigliato è quello di recuperare la documentazione per rinnovo permesso di soggiorno da inoltrare per la richiesta. Questa fase è determinante per evitare inutili perdite di tempo. A seconda del motivo del permesso richiesto, sarà compito del cittadino richiedente raccogliere tutti i documenti per il rinnovo del permesso di soggiorno da includere nel kit postale. Ottenute queste informazioni, non resta che recarsi in uno sportello postale autorizzato, acquistare il kit postale e inoltrarlo.
Come ribadito precedentemente, la documentazione da allegare alla richiesta di rinnovo varia a seconda del motivo per il quale si richiede il permesso. Per rinnovare il permesso di soggiorno per studenti, ad esempio, è necessario presentare una “certificazione attestante il superamento di almeno un esame di profitto per il 1° rinnovo”.
Al netto di queste peculiarità e differenze, è possibile affermare che i documenti da presentare per il rinnovo del permesso di soggiorno sono:
A questo punto, la pratica è quasi ultimata dal versante del cittadino richiedente rinnovo. Con l’inoltro del kit postale, il cittadino extracomunitario ottiene la ricevuta della richiesta del permesso. Questo documento sostituisce in tutto e per tutto il titolo di soggiorno, e risulterà valido fino all’arrivo del documento fisico. Infine, c’è l’appuntamento in questura per i rilievi fotodattiloscopici. A questo punto non resta che attendere il documento. A titolo informativo, è possibile controllare lo stato della pratica accedendo all’area riservata “stranieri” del Portale Immigrazione con le credenziali presenti nella ricevuta di permesso di soggiorno.
Anche l’importo del rinnovo del permesso di soggiorno varia in base alla tipologia di permesso richiesta. A prescindere da questo rimangono però tre spese fisse:
È importante tenere in considerazione che i tempi per il rinnovo del permesso possono variare anche di molto, a seconda della mole di richieste gestite dalle autorità competenti.
I permessi di soggiorno hanno durate diverse a seconda del motivo per cui sono stati rilasciati. I permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare durano un massimo di 2 anni, mentre la durata dei permessi per lavoro va dai 9 mesi per lavoro stagionale fino ai 2 anni per lavoro autonomo.
Normalmente la durata del permesso di soggiorno rinnovato non è superiore a quella del primo rilascio, ci sono però delle eccezioni introdotte dal Decreto Cutro, convertito con modifiche nella legge n. 50/23. Nel caso di permesso di soggiorno per lavoro autonomo, lavoro subordinato a tempo indeterminato o per ricongiungimento familiare, il rinnovo si può estendere fino a una durata massima di 3 anni. In questo modo, il cittadino extracomunitario dopo il primo rinnovo può già maturare i cinque anni di soggiorno regolare in Italia necessari per richiedere il rilascio di un permesso di soggiorno UE per lungo soggiornanti.
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