Il permesso di soggiorno elettronico: il nuovo formato

Il permesso di soggiorno elettronico è stato introdotto nel dicembre 2006. Il titolo, indispensabile per i cittadini non comunitari che vivono in Italia, ha sostituito la sua versione cartacea, traendone beneficio. Nel 2021, il Ministero degli Interni italiano ha recepito una normativa dell’Unione Europea che ha finalmente uniformato i permessi di soggiorno elettronici. La nuova versione del titolo sostituisce tutte le precedenti, aumentando il livello di sicurezza del documento e conseguentemente anche del beneficiario di esso. A beneficio dei nostri soci extra comunitari, oggi parleremo dell’evoluzione di questo titolo. Indice

Cos’è permesso di soggiorno elettronico

Per poter soggiornare in Italia per un lungo periodo, è obbligatorio richiedere un permesso di soggiorno. In base al motivo del soggiorno in Italia, i documenti che il cittadino extra UE deve presentare alle autorità competenti per ottenerlo variano. Fino a poco tempo fa, il suddetto permesso era in formato cartaceo e solo in alcune questure italiane era stato introdotto la nuova versione in formato elettronico. A partire dal 10 Novembre 2015 tutte le questure italiane rilasciano obbligatoriamente il permesso elettronico, conforme al Regolamento CE n. 1030/2002, così come modificato dal Regolamento CE n. 380/2008.

Cosa è successo nel 2021?

Nel 2021 c’è stato un ulteriore evoluzione del titolo che accompagna ogni cittadino non europeo che sosta in Italia per più di novanta giorni. L’Unione Europea, per far fronte ai crescenti flussi migratori regolari e non, ha sentito la necessità di creare un modello unico di permesso di soggiorno elettronico. È vero infatti che dal 2015 ogni questura ha emesso un permesso elettronico, ma ogni Paese dell’UE emetteva un modello diverso. Per porre rimedio a questa molteplicità di formati, l’Unione Europea ha deciso di uniformare i modelli, migliorando anche i livelli di sicurezza del titolo.

Cosa cambia?

Il nuovo permesso elettronico ha le sembianze di una carta di credito ed è dotato di un microprocessore a radiofrequenza. Questo chip memorizza i dati anagrafici, biometrici e dattiloscopici del titolare del documento. Tale sistema garantisce maggiori standard di sicurezza e consente una più facile verifica dei dati da parte delle autorità su tutto il territorio dell’Unione Europea. L’immagine del volto resta in bianco e nero, realizzata con la tecnologia Laser Engraving, che ne rende meno possibile la contraffazione. Infine, come garanzia di autenticità, il titolo elettronico è prodotto dal Poligrafico e Zecca dello Stato.

Come è fatto il nuovo permesso elettronico?

Il nuovo titolo elettronico riporta tutte le informazioni essenziali che permettono alle autorità il riconoscimento dello straniero. In tal modo, nella prima facciata del documento sono riportati:
  • codice del paese;
  • simbolo a lettura ottica;
  • tipologia del permesso;
  • tipologia in altra lingua;
  • numero documento;
  • numero di accesso alla carta;
  • dati cognome e nome;
  • sesso;
  • cittadinanza;
  • data di nascita;
  • tipo di permesso;
  • scadenza;
  • annotazioni.
Nella seconda facciata invece, oltre ad altre informazioni di natura burocratica, è presente il chip contente le informazioni biometriche del cittadino extra UE. Un nuovo modello che rende il tuo titolo più sicuro.

La situazione dei minori dal 2016

Per quanto riguarda i minori tra i sei e i quattordici anni, fino al 2016 bastava fossero iscritti nel documento dei genitori grazie all’“allegato minore”. Si trattava di una tessera complementare che costituiva un allegato dell’autorizzazione del famigliare. Questo non costituiva un titolo valido per il soggiorno in Italia o per l’attraversamento delle frontiere. Dal compimento del quattordicesimo anno, il minore doveva richiedere un permesso di soggiorno. Dal 2016 in poi, il minore straniero necessita di un permesso di soggiorno individuale a condizione che risulti anche nel titolo del genitore. Solo dal 18 anno in poi può richiedere un permesso di soggiorno diverso da quello per ricongiungimento familiare.

Cosa fare se si ha già il permesso di soggiorno in formato cartaceo?

Nessun problema: tutti coloro che hanno fatto richiesta di tale documento dopo il 10 Novembre 2015 hanno il nuovo titolo elettronico. Per coloro i quali, invece, possiedono il permesso precedente, quest’ultimo verrà automaticamente sostituito in fase di rinnovo. La procedura per il rinnovo del permesso di soggiorno elettronico è sempre la stessa: • invio del kit postale, • emissione della ricevuta del permesso, • appuntamento in questura per i rilievi fotodattiloscopici. A quel punto non resta che monitorare l’andamento della richiesta dal Portale Immigrazione.

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