Stai preparando il tuo
matrimonio nel nostro Paese? Il tuo coniuge è italiano?
I matrimoni misti in Italia sono regolati da alcuni specifici iter burocratici da completare per tempo.
È consigliabile quindi muoversi con largo anticipo, per evitare spiacevoli imprevisti.
Secondo quanto stabilito dalle comunicazioni ufficiali della Farnesina, il matrimonio celebrato nel nostro Paese tra un cittadino straniero (di qualsiasi nazionalità) e un cittadino italiano verrà svolto seguendo l’ordinamento in vigore sul territorio italiano.
Quali sono i documenti che il futuro coniuge (straniero) dovrà fornire?
In primis
carta d’identità o passaporto in vigore, accompagnato dal nulla osta al matrimonio (ex art.116 del Codice Civile)
tradotto e apostillato, da richiedere all’autorità competente del proprio paese di origine o attraverso l’ente consolare di riferimento in Italia.
Il nulla-osta è un certificato che attesta l’assenza di impedimenti per contrarre matrimonio secondo le leggi italiane.
Il documento presentato dovrà contenere le seguenti informazioni:Nulla
- Indicazione che non vi sono impedimenti al matrimonio secondo le leggi dello Stato di appartenenza
- Cognome e nome
- Luogo e data di nascita
- Generalità dei genitori del nubendo
- Cittadinanza
- Residenza (Comune di residenza italiano o Comune estero di residenza)
- Stato civile
Eccezione fatta per gli stati stranieri appartenenti alla Convenzione di Monaco del 1980 (Austria, Germania, Grecia, Lussemburgo, Moldavia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svizzera e Turchia): per le persone provenienti da questi paesi il nulla-osta sarà sostituito dal
Certificato di capacità matrimoniale rilasciato dalle autorità competenti del proprio paese in formato plurilingue.
Caso a parte ancora se il futuro marito o moglie proviene dagli Usa o dall’Australia: in sostituzione del nulla-osta dovrà essere presentata una dichiarazione giurata davanti all’autorità del Consolato competente nel territorio italiano, insieme agli altri documenti (tradotti e apostillati) che vengono solitamente rilasciati dalle autorità del proprio paese di origine, quando si contrae matrimonio.
Per alcuni paesi come l’India non sono stati ancora definiti degli accordi specifici con l’Italia o l’Unione Europea: è consigliabile informarsi con molto anticipo presso l’entità consolare di riferimento in Italia.
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