Cos’è il cambiamento climatico, in parole semplici

Il cambiamento climatico corrisponde a una serie di mutamenti prolungati nelle condizioni climatiche della Terra, dovuti principalmente all’attività umana. Il clima globale sta subendo delle modifiche che influenzano sia le temperature che la frequenza e l’intensità di fenomeni atmosferici estremi come uragani, alluvioni, ondate di calore e siccità. Questi cambiamenti, sempre più visibili in tutto il mondo, stanno provocando gravi conseguenze sugli ecosistemi naturali e sulla vita delle persone. Ma come siamo arrivati a questa situazione? La causa principale è da attribuire all’uso massiccio di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale) e alla deforestazione, che rilasciano enormi quantità di gas serra nell’atmosfera. Questi gas intrappolano il calore proveniente dal sole, causando il riscaldamento globale, uno dei motori principali del cambiamento climatico.

INDICE

Perché il clima sta cambiando?

Il clima del nostro pianeta dunque sta cambiando a causa dell’eccessiva presenza di gas serra nell’atmosfera. Tale processo, noto come “effetto serra”, è naturale e indispensabile per mantenere la temperatura terrestre a livelli abitabili, ma il problema è l’intensificazione dell’effetto stesso. Le attività umane hanno aumentato drasticamente la concentrazione di gas serra, portando a un surriscaldamento accelerato.

I gas serra responsabili

Ecco i principali gas serra responsabili di questo cambiamento:

  • anidride carbonica (CO₂). È il gas serra maggiormente prodotto dalle attività umane, principalmente dalla combustione di carbone, petrolio e gas per la produzione di energia e per i trasporti. Inoltre, la deforestazione contribuisce all’aumento di CO₂, poiché riduce il numero di alberi capaci di assorbire il gas dall’atmosfera;
  • metano (CH₄). Un gas serra molto potente, anche se presente in quantità minori rispetto alla CO₂. Il metano viene emesso principalmente dall’allevamento di bestiame (soprattutto bovini), dalle risaie e dalla decomposizione dei rifiuti nelle discariche;
  • protossido di azoto (N₂O). Generato soprattutto dall’uso di fertilizzanti chimici in agricoltura, contribuisce all’effetto serra e ha un impatto sul riscaldamento globale molto maggiore rispetto alla CO₂.

Altre attività, come la produzione industriale e la gestione dei rifiuti, contribuiscono all’emissione di gas che danneggiano lo strato di ozono e favoriscono il riscaldamento dell’atmosfera. La combinazione di questi fattori sta alterando l’equilibrio climatico in modo sempre più rapido.

Che cosa ha causato il cambiamento climatico?

Ecco un’analisi approfondita delle cause principali del cambiamento climatico:

  1. uso di combustibili fossili. Carbone, petrolio e gas naturale sono le principali fonti energetiche del mondo moderno, utilizzate per alimentare centrali elettriche, riscaldare case e far funzionare mezzi di trasporto. La loro combustione rilascia CO₂ e altri gas serra che si accumulano nell’atmosfera;
  2. deforestazione. Le foreste sono una risorsa preziosa per assorbire CO₂ e mantenere stabile il ciclo del carbonio. Tuttavia, la crescente richiesta di spazio per l’agricoltura, l’allevamento e l’urbanizzazione ha portato a una drastica riduzione delle foreste, soprattutto in Amazzonia e in Asia. In tal modo si è ridotta la capacità del pianeta di compensare l’aumento di CO₂;
  3. agricoltura intensiva. La produzione di cibo, soprattutto di carne, genera una notevole quantità di gas serra. L’allevamento di bestiame è particolarmente dannoso poiché produce metano. Inoltre, l’uso di fertilizzanti chimici genera protossido di azoto;
  4. industria. L’uso di combustibili fossili per alimentare le fabbriche, il trasporto delle merci e i processi produttivi stessi contribuiscono notevolmente al cambiamento climatico.

Quando è iniziato il cambiamento climatico?

Il cambiamento climatico non è un fenomeno completamente nuovo per la Terra ma l’attuale riscaldamento globale è stato accelerato dall’intervento umano a partire dalla Rivoluzione Industriale, nel XVIII secolo. Prima di quel periodo, i cambiamenti del clima erano legati a fattori naturali come variazioni nell’orbita terrestre, cicli solari e attività vulcanica. L’uso intensivo di combustibili fossili e l’aumento delle attività industriali invece hanno dato il via a un massiccio rilascio di CO₂ e altri gas serra. Di conseguenza si è verificato un aumento delle temperature che non si era mai visto in periodi così brevi nella storia del nostro pianeta.

Cosa succederà al clima nei prossimi anni?

Gli scienziati prevedono che il clima continuerà a riscaldarsi nei prossimi decenni, anche se si adottassero misure drastiche per ridurre le emissioni. Questo perché i gas serra hanno una durata prolungata nell’atmosfera e quindi il loro impatto continuerà a farsi sentire per molto tempo. Tuttavia, agire ora è fondamentale per evitare scenari peggiori. Limitare l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali potrebbe evitare le conseguenze più devastanti del cambiamento del clima.

Cosa succede se continua il riscaldamento globale?

Se il riscaldamento globale continua a intensificarsi senza interventi concreti, il nostro pianeta dovrà probabilmente affrontare conseguenze sempre più gravi. Alcuni degli impatti previsti sono:

  • l’aumento del livello del mare, poiché lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari contribuisce all’innalzamento delle acque. Ciò mette a rischio le città costiere e le isole basse. A peggiorare lo stato delle cose contribuisce anche il fatto che le acque degli oceani assorbono l’anidride carbonica sottratta all’atmosfera e si acidificano. Ciò comporta un pericolo per le barriere coralline e diversi animali marini;
  • eventi meteorologici estremi, come ondate di calore, uragani, tempeste e siccità sempre più intensi e frequenti, con conseguenti danni sulla salute umana e sull’economia mondiale;
  • perdita di biodiversità infatti il cambiamento climatico distrugge gli habitat naturali di molte specie, mettendo a rischio la loro sopravvivenza.

Possibili soluzioni per affrontare il cambiamento climatico

Per contrastare tale fenomeno, sono necessarie azioni concrete. L’utilizzo di fonti energetiche pulite, come il solare, l’eolico e l’idroelettrico, può ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di CO₂. Migliorare l’efficienza degli edifici e dei mezzi di trasporto porta a una diminuzione degli sprechi energetici e dell’impatto ambientale. Piantare alberi e tutelare le foreste ancora esistenti aiuta ad assorbire la CO₂ e a conservare l’equilibrio dell’ecosistema. Anche l’adozione di pratiche agricole più sostenibili può ridurre le emissioni e preservare la biodiversità. Ad esempio, metodi come la rotazione delle colture e l’uso di fertilizzanti organici aiutano a mantenere il suolo sano e produttivo.

Inoltre, azioni quotidiane come ridurre l’uso della plastica, preferire i mezzi pubblici, diminuire il consumo di carne e riciclare correttamente possono fare la differenza.

Le app che aiutano l’individuo a ridurre la carbon footprint

Esistono strumenti a portata di mano che possono aiutarci a vivere in modo più sostenibile e ridurre la nostra carbon footprint. Eccone 4 utili da prendere in considerazione:

  1. Too Good To Go. Questa app aiuta a combattere lo spreco alimentare e permette di acquistare cibo invenduto da ristoranti, bar e supermercati a un prezzo ridotto. Grazie al suo utilizzo si possono ridurre anche le emissioni di CO₂ associate alla produzione e al trasporto degli alimenti;
  2. JouleBug. È una app che sfida gli utenti a guadagnare punti compiendo azioni sostenibili (come spegnere le luci, utilizzare il trasporto pubblico o ridurre il consumo di plastica);
  3. Oroeco. Traccia l’impatto delle abitudini quotidiane (come viaggi, acquisti, utilizzo dell’energia) e offre suggerimenti personalizzati su come ridurre le emissioni;
  4. Ecosia. Questo motore di ricerca utilizza i suoi profitti pubblicitari per piantare alberi.

Perché agire ora è importante

Affrontare il problema che abbiamo descritto in questo approfondimento è una priorità urgente: i suoi effetti sono già visibili e influenzano la vita delle persone, la natura e l’economia. Ogni ritardo peggiora la situazione e rende più difficile evitare le conseguenze più gravi. Agire adesso è essenziale per preservare la Terra e garantire un futuro migliore.

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