Guida per il visto e permesso di soggiorno per ricerca scientifica in Italia

10 step per richiedere il permesso di soggiorno per ricerca scientifica

Il permesso di soggiorno per ricerca scientifica è il titolo richiesto da molti ricercatori e ricercatrici che trovano, in Italia, delle opportunità per ampliare il proprio bagaglio accademico o portare avanti dei progetti. Nel blog di Welcome Association Italy abbiamo spesso parlato delle eccellenze italiane nel mondo accademico, le stesse eccellenze che molto spesso attirano non solo gli studenti, ma anche i ricercatori da tutto il mondo. Oggi, ci rivolgiamo a tutti i ricercatori internazionali che, avendo un’opportunità o un progetto di ricerca in Italia, devono trasferirsi e vivere nel Bel Paese per più di tre mesi. Proprio a questi cittadini extra UE, abbiamo deciso di elaborare una guida completa che accompagna, passo dopo passo, i processi di ottenimento del visto di ingresso e del permesso di soggiorno per ricerca scientifica in Italia.

1. Ricerca dell’Università Partner

Il primo step al quale il cittadino extra UE deve attenersi per poter venire in Italia per un’esperienza di ricerca scientifica è individuare progetti e bandi presso le Università italiane. La ricerca dell’Università partner di destinazione può basarsi su diversi parametri che spaziano dai programmi di ricerca nel campo di studio del richiedente alle forme di agevolazioni che forniscono a quest’ultimo. La scelta dell’Università è cruciale, poiché sarà responsabile di fornire supporto durante l’intero processo amministrativo e burocratico. 

Consiglio: utilizzare risorse online come il portale universitario Study in Italy per trovare informazioni dettagliate sulle università italiane e i programmi di ricerca disponibili nel settore specifico.

2. Richiesta del Nulla Osta da parte dell’Università Ospitante

Una volta individuata l’Università ospitante, l’interessato può contattare l’ufficio amministrativo o il coordinatore del programma di ricerca per richiedere informazioni sulla procedura per richiedere il nulla osta. Il nulla osta è un documento rilasciato dalle autorità italiane su richiesta dell’Università ospitante. È indispensabile in quanto consente al ricercatore extra UE di lavorare negli istituti accreditati presso il Ministero dell’Università e Ricerca (MUR). È importante inviare una richiesta formale e completa di tutti i documenti richiesti. 

Consiglio: preparare una lista dettagliata dei documenti necessari per la richiesta del Nulla Osta e assicurarsi di inviarli in anticipo rispetto alla data di inizio prevista per la ricerca.

3. Stipula della convenzione di accoglienza

Dopo aver ottenuto il nulla osta, viene stabilita la convenzione di accoglienza tra l’Università ospitante e il ricercatore. Questo documento definisce i dettagli del soggiorno in Italia e include importanti informazioni riguardanti:

  • l’assicurazione sanitaria durante il periodo di ricerca;
  • il rapporto giuridico e le condizioni di lavoro, inclusi gli orari e i doveri,
  • le risorse finanziarie mensili messe a disposizione per il sostentamento del ricercatore;
  • le spese per il biglietto di ritorno al termine del periodo di ricerca.

La componente legata alla copertura sanitaria merita un breve approfondimento alla luce delle evoluzioni normative italiane. A partire da gennaio 2024, l’adesione al Sistema Sanitario Nazionale per i cittadini extra UE ha subito un drastico aumento dei costi in virtù della Legge di Bilancio 2024. Nel caso dei ricercatori extra UE, così come per tutti i cittadini non comunitari possessori di permessi di soggiorno diversi da studio o alla pari, il costo dell’adesione parte da un minimo di €2.000,00, a salire in funzione del reddito. Per questo motivo, molti cittadini extra UE decidono di optare per una copertura sanitaria privata.

Consiglio: programmare incontri regolari con il coordinatore del programma di ricerca per discutere e chiarire tutti gli aspetti della convenzione di accoglienza e garantire una comprensione chiara e reciproca delle aspettative.

4. Rilascio del Nulla Osta

Una volta completata la documentazione e ottenuta l’approvazione dell’Università ospitante, il nulla osta verrà ufficialmente rilasciato e trasmesso alle autorità diplomatico consolari italiane nel Paese di origine. Assicurarsi di conservare questo documento in modo sicuro, poiché sarà necessario per le fasi successive della procedura.

Consiglio: controllare attentamente il nulla osta per assicurarsi che tutti i dettagli siano corretti e che non ci siano errori o discrepanze.

5. Richiesta del Visto d’Ingresso

Con il nulla osta in mano, è possibile avviare la procedura per richiedere il visto d’ingresso presso il consolato italiano nel paese di origine del richiedente. Welcome Association Italy consiglia sempre di cercare informazioni presso i canali istituzionali per capire quali documenti siano necessari all’avvio della pratica. Tra questi, Visto per l’Italia è tra i più navigati e navigabili. Attraverso la compilazione di un semplice form, sarà possibile per il ricercatore trovare tutte le informazioni per poter richiedere il visto di ingresso e successivamente il permesso di soggiorno, incluse le sedi delle rappresentanze diplomatiche italiane nel Paese di origine.

Consiglio: pianificare la richiesta del visto con anticipo sufficiente rispetto alla data prevista di inizio della ricerca per evitare ritardi o problemi durante il processo.

6. Arrivo in Italia e richiesta del Permesso di Soggiorno per ricerca scientifica

Dopo aver ottenuto il visto d’ingresso, il ricercatore arriva in Italia per iniziare la ricerca scientifica presso l’Università ospitante. Una volta arrivato, dovrà assicurarsi di contattare immediatamente l’ufficio competente della Questura per avviare la procedura di richiesta del permesso di soggiorno. Si ricorda che il richiedente ha a disposizione 8 giorni dall’ingresso per avviare la pratica di permesso di soggiorno per ricerca scientifica. Occorre rivolgersi l’ufficio competente della Questura, assicurandosi di avere tutti i documenti necessari e di compilare accuratamente il modulo di domanda.

Consigli:

A) fare una copia di tutti i documenti importanti, inclusi il visto d’ingresso e il nulla osta e conservarli in un luogo sicuro. Potrebbero essere richiesti durante la procedura di richiesta del permesso di soggiorno per ricerca scientifica.

B) Prenotare un appuntamento online attraverso il sito web della Questura per evitare lunghe attese e assicurarsi di avere tutto il supporto necessario durante il proprio incontro.

7. Invio del Kit Postale

Dopo aver presentato la domanda di permesso di soggiorno, sarà necessario procurarsi il kit postale contenente ulteriori documenti da compilare e inviare. Questo kit include istruzioni dettagliate su come procedere e dove inviare i documenti. Sebbene la modulistica può cambiare in base a diversi fattori, a grandi linee i documenti richiesti sono:

  • modulo di domanda per il visto d’ingresso;
  • fotografia in formato tessera;
  • documento di viaggio con una validità residua di almeno tre mesi rispetto alla data di scadenza del visto richiesto;
  • autorizzazione rilasciata dal SUI (Sportello Unico per l’Immigrazione) per soggiorni superiori a tre mesi;
  • documentazione che attesti il ruolo di ricercatore dipendente presso un’Università o un Ente di ricerca straniero per soggiorni brevi;
  • convenzione di accoglienza stipulata con l’Università o l’Istituto di ricerca italiano accreditato per soggiorni brevi.

Consiglio: seguire attentamente le istruzioni fornite nel kit postale e assicurarsi di inviare tutti i documenti richiesti entro i tempi stabiliti per evitare ritardi nella procedura.

8. Richiesta del Codice Fiscale

Durante il soggiorno in Italia, è molto più che consigliabile, se non obbligatorio, ottenere un codice fiscale presso l’Agenzia delle Entrate o presso Caf e Patronati abilitati alla pratica. Questo codice alfanumerico è necessario per svolgere varie attività finanziarie e burocratiche in Italia, come ad esempio aprire un conto corrente, sottoscrivere un contratto di lavoro o richiedere un rimborso tasse.

Consiglio: pianificare una visita all’Agenzia delle Entrate il prima possibile dopo il proprio arrivo in Italia per ottenere il codice fiscale e evitare eventuali inconvenienti in futuro.

9. Appuntamento in Questura

Una volta completati tutti i passaggi precedenti, è necessario fissare un appuntamento presso la Questura per finalizzare la procedura di richiesta del permesso di soggiorno per ricerca scientifica. Durante l’appuntamento, bisogna assicurarsi di presentare tutti i documenti richiesti e di rispondere alle eventuali domande dell’ufficiale. La convocazione ha due scopi principali:

  1. i prelievi fotodattiloscopici;
  2. le integrazioni di documenti richiesti per il permesso.

Consiglio: arrivare puntualmente all’appuntamento con tutti i documenti richiesti e prepararsi a rispondere a eventuali domande sull’oggetto della ricerca scientifica e sul motivo del soggiorno in Italia.

10. Procedura di rinnovo del permesso di soggiorno ricerca scientifica

Al termine del periodo di validità del permesso, è necessario avviare la procedura di rinnovo. Si dovrà contattare l’ufficio competente della Questura con anticipo sufficiente rispetto alla data di scadenza per avviare la procedura di rinnovo. Le autorità italiane consigliano di avviare la procedura a sessanta giorni dalla scadenza del titolo di soggiorno, così da fornire continuità tra i titoli. Nel caso del titolare del permesso di soggiorno per ricerca scientifica, sarà possibile rinnovare presentando la proroga del programma di ricerca. Unitamente alla proroga, sarà necessario dimostrare il possesso del rinnovo della convenzione di accoglienza con l’Ente ospitante. 

Infine, per fornire un quadro più ampio possibile per i cittadini extra UE possessori di un permesso di soggiorno per ricerca scientifica in Italia, è necessario definire le possibili conversioni di questo permesso. Il Testo Unico per l’Immigrazione fornisce due casistiche per la conversione di questo titolo: 

  1. conversione in coesione familiare;
  2. conversione per residenza elettiva. 

Consiglio: seguire attentamente tutte le istruzioni fornite durante la procedura di rinnovo e assicurarsi di inviare tutti i documenti richiesti entro i tempi stabiliti per evitare la perdita del proprio status di residente legale in Italia.

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