La donna è da sempre il simbolo della maternità, della pace, della tolleranza e del compromesso. Nonostante tutto, ancora nel 2023, assistiamo alla dinamica del cosiddetto “tetto di cristallo” ovvero una barriera invisibile che molte donne trovano come ostacolo nel loro percorso professionale. Ad oggi in Italia abbiamo una donna
Presidente del Consiglio (la prima volta dal 1948) così come il segretario del primo partito di opposizione (anche in questo caso si tratta di una prima volta). Queste due figure di primo piano del panorama politico italiano segnano finalmente un cambio di paradigma in Italia?
Indice:
Parità di genere: a che punto siamo?
In Italia e nel resto dell’Occidente ha preso piede il fenomeno relativo alla rivendicazione di pari diritti da parte delle donne, il celeberrimo
Gender Gap. Da decenni si parla di quote rosa nel Parlamento e al Senato, di componente femminile nei consigli di amministrazione, di donne che ricoprono ruoli apicali nelle grandi controllate dello Stato. La verità dietro questi “slogan” è che l’Italia occupa la 63esima posizione nel
rapporto annuale del World Economic Forum 2022 (WEF) . Questo studio valuta Paese per Paese tenendo conto dei seguenti parametri:
PARAMETRI |
RANKING ITALIA ‘21 |
RANKING ITALIA ‘22 |
Opportunità e Partecipazione Economica |
114° |
118° |
Livello di Istruzione |
57° |
61° |
Salute e Aspettative di Vita |
118° |
116° |
Empowerment Politico |
41° |
38° |
La classifica riguarda 146 Paesi, e come è possibile intuire dai dati di comparazione tra i report 2021 e 2022, l’Italia si piazza complessivamente a metà classifica. Ciò si traduce nel fatto che, globalmente, secondo i dati del WEF, ci vorranno
142 anni per raggiungere la parità di genere.
Esempi dal mondo arabo: il caso della Mauritania
In un mondo ancora segnato dalla preponderanza degli uomini nelle “stanze dei bottoni”, vogliamo portare alla vostra attenzione un caso emblematico della figura della donna nel mondo arabo. Il sindacato Welcome Association Italy, infatti, ha partecipato all’evento di premiazione dell’ambasciatore mauritano
S.E. Zeineb Ely Salem. Ambasciatore e rappresentante permanente alla FAO per il Medio Oriente e il Nord Africa, la signora Zeineb Ely Salem è molto apprezzata nell’ambito diplomatico e non solo. La premiazione, ad opera dell’associazione italo-araba
Assadakah, è dovuta all’impegno dell’ambasciatore nella tutela e nella sensibilizzazione del ruolo della donna, tema a lei molto caro.
Ambasciatore & donna nel mondo arabo
Oltre alle mansioni diplomatiche, facendo da ponte tra l’Italia e la Mauritania, la signora Zeineb Ely Salem è molto attiva in materia di diritti delle donne. Non per caso, infatti, la premiazione è avvenuta in occasione della
festa della donna. L’ambasciatore fa parte di un trend molto positivo del mondo
panarabista: la scelta di
figure femminili come rappresentanti diplomatici in Italia. Oltre al caso della Mauritania, è possibile annoverare il Libano, lo Yemen, e la Palestina. Questi Paesi hanno posto delle donne come plenipotenziarie e a volte come massimi rappresentanti diplomatici in Italia. Questa scelta è molto rilevante in quanto l’Italia è un Paese storicamente molto importante nelle dinamiche politiche e culturali tra i Paesi del Mediterraneo.
Il ruolo di Welcome Association Italy
Welcome Association Italy ha partecipato attivamente alla cerimonia di premiazione dell’Ambasciatore Zeineb Ely Salem. Con plauso e approvazione dell’ambasciatore, il vice segretario nazionale ha ribadito e rimarcato il supporto e la disponibilità del sindacato nell’aiutare tutti i
cittadini mauritani:
- pratiche di visto di ingresso e permesso di soggiorno in Italia;
- richiesta di codice fiscale;
- ricerca di un alloggio.
Questi sono solo alcuni dei servizi che Welcome Association Italy mette a disposizione dei suoi associati. Ma il sindacato non offre solo servizi e assistenza. Welcome Association Italy è da sempre molto attiva nell’emancipazione e nella
sensibilizzazione del ruolo della donna, in Italia e nel mondo.
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