Se si pensa all’Italia, chiunque nel mondo pensa alla sua storia, alla sua tradizione, al suo folklore e alle sue
bellezze. Tra stereotipi, frasi fatte, apprezzamenti e
pregiudizi relativi al Bel Paese, oggi ne approfondiremo uno tanto veritiero quanto soddisfacente: l’Italia è un
museo a cielo aperto.
Effettivamente, la penisola italiana è un conglomerato di città, siti di interesse, chiese e monumenti meravigliosi. Basti pensare al numero di
patrimoni dell’UNESCO presenti nel Paese. Oltre alle meraviglie a cielo aperto, la nostra penisola vanta alcuni tra i musei più famosi e forniti al mondo. Oggi parleremo proprio di una di queste perle della cultura: il museo egizio di Torino.
Questa istituzione culturale, riconosciuta a livello mondiale, è intitolata del riconoscimento di museo nilotico più antico al mondo, e la sua collezione è seconda solo e soltanto a quella del Museo del Cairo.
Origini e fondazione
La storia del Museo egizio è oggettivamente molto antica e ci riporta al 1626, anno in cui Carlo Emanuele I della casata Savoia acquistò la “Mensa Isaica”, il primo degli innumerevoli pezzi che andranno a comporre la straordinaria collezione del futuro Museo Egizio.
Fondato ufficialmente nel 1824 dal re Carlo Felice di Savoia, il museo è il risultato tra la collezione privata di Casa Savoia, iniziata da Carlo Emanuele I duecento anni prima, e quelle di diversi privati, che la cedettero alla casata regia. Anche la sede scelta per ospitare questa magnifica collezione è un pezzo d’arte, si tratta del celebre Palazzo dell’Accademia della capitale sabauda.
Il museo
Classificato tra i 50 migliori musei al mondo secondo il “Times”, il museo egizio di Torino vanta una collezione enorme, con approssimativamente 37 mila pezzi che rimandano all’Egitto. In particolare, i 37 mila reperti ricoprono, dal paleolitico al periodo copto, l’affascinante e misteriosa storia di una delle civiltà che hanno condizionato attivamente l’evoluzione dell’umanità.
Con i suoi 12 mila metri quadri, il Museo egizio di Torino offre un’esperienza di immersione totale nella civiltà egizia, come conferma il quinto piazzamento tra i musei più visitati d’Italia, con una media di 800 mila visitatori l’anno.
Inoltre, il museo ospita anche un’imponente biblioteca e spazi di restauro e conservazione per preservare e mantenere le antiche opere.
Le opere principali
Oltre ad ospitare innumerevoli mostre che attirano visitatori da tutto il mondo, il museo vanta dei pezzi dal valore inestimabili quali:
- Il papiro delle miniere d’oro;
- Il sarcofago di Nefertari;
- La tomba di Kha e Merit
- Il tempio rupestre di Ellesija
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