Sei cittadino di uno stato estero e studi in Italia? Alla fine degli studi cosa cambia con il Permesso di soggiorno? Potrai convertire il Permesso di soggiorno per studio con il
Permesso di soggiorno per Attesa Occupazione!
Forse ti starai domandando come si fa e quanto tempo richiede. Sappiamo che non è sempre facile orientarsi tra le procedure burocratiche e, talvolta, i tempi per ottenere risposte e documenti dalla Pubblica Amministrazione sembrano interminabili. Speriamo che queste indicazioni possano aiutarti ad avere un’idea su come ottenere un Permesso di soggiorno per attesa occupazione.
Dopo aver conseguito la laurea, il master o il dottorato, e prima della scadenza del Permesso di soggiorno per studio, devi recarti presso il Centro per l’Impiego (CPI) della tua città di residenza per iscriverti alle liste di collocamento. Terminata l’iscrizione, il CPI ti rilascerà dei documenti che utilizzerai per presentare la richiesta del Permesso di soggiorno per attesa occupazione.
Il passaggio seguente è lo stesso per tutti i tipi di permesso di soggiorno. Per richiedere il nuovo Permesso, dovrai recarti presso lo Sportello Amico dell’Ufficio Postale a te più vicino, compilare il
Kit con la domanda per il rilascio del nuovo permesso e inviare tutto all’Ufficio Immigrazione.
Alla domanda dovrai allegare i seguenti documenti in fotocopia:
- Le pagine del passaporto con tutti i dati anagrafici, i timbri dei rinnovi, di ingresso e di uscita, così come tutte le pagine con i Visti di Ingresso
- L’iscrizione alle liste di collocamento
- Il titolo di studio conseguito
- Il Permesso di Soggiorno per studio (o in generale quello che possiedi al momento della domanda)
- Il codice fiscale
- Una marca da bollo
- Un’assicurazione che copra le spese sanitarie durante il periodo di durata del Permesso
Il Permesso di soggiorno per attesa occupazione viene rilasciato per 12 mesi e in questo frangente potrai iniziare le ricerche per un lavoro. Il permesso per attesa occupazione non è rinnovabile e non può essere prolungato, ma può essere convertito successivamente in uno per lavoro subordinato, per lavoro autonomo oppure per motivi familiari.
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