Nell’immaginario collettivo il Veneto viene identificato principalmente con Venezia, ma a circa 70 km di distanza, si trova uno degli esempi più rinomati a livello mondiale di architettura italiana: stiamo parlando di
Vicenza e della sua area circostante.
Il periodo d’oro di questa città inizia nel 1540, quando sotto il dominio di Venezia l’aristocrazia riorganizza la città e le sue campagne:
Andrea di Pietro della Gondola, detto il
Palladio, uno dei maggiori architetti dell’epoca, viene incaricato di progettare le nuove residenze di proprietà dei nobili veneziani.
Le opere di Palladio, riconosciute
Patrimonio Mondiale dell’Unesco, consistono in 23 palazzi a Vicenza e 24 ville nel territorio circostante. I palazzi sono inseriti nel tessuto urbano della città medievale e formano una commistione perfetta tra il tipico stile gotico veneziano e il classicismo palladiano ispirato all’architettura romana classica.
Sono tantissimi i viaggiatori che pongono questi luoghi in cima ai loro itinerari. Le
Ville Palladiane sono molto apprezzate dai turisti provenienti dall’estero, tra cui gli
studenti stranieri delle vicine città universitarie.
Le
Ville Palladiane del Veneto sono delle
lussuose abitazioni ispirate ai templi classici, abbellite con scalinate monumentali e coronate da un frontone sostenuto dalle colonne di una loggia. Lungo le ali che partono ai lati delle facciate si estendono i porticati, spesso arricchiti da torri.
Il
Palladianesimo si affermò in particolare in Europa occidentale, nel Regno Unito e negli Stati occidentali degli USA, dove il Presidente Thomas Jefferson (1743-1826) definì
“I quattro libri dell'architettura” di Palladio, la “Bibbia” dell’architettura moderna.
La fortissima influenza dello stile palladiano negli USA è stata confermata il 6 dicembre 2010. Il Congresso degli Stati Uniti d’America ha approvato la
Risoluzione n. 259 con la quale Andrea Palladio viene riconosciuto “padre” dell’architettura americana, in quanto
“I quattro libri dell'architettura” hanno costituito una fonte primaria di ispirazione per la progettazione degli edifici coloniali statunitensi. Basti pensare che gli edifici più rappresentativi della federazione, compresi il Campidoglio, la Casa Bianca e il Jefferson Memorial, riflettono l’influenza della concezione palladiana dell’arte.
Tornando in Italia, l’esempio più fulgido di Villa Palladiana è senza alcun dubbio rappresentato da
Villa Almerico Capra Valmarana, detta
“La Rotonda”. Sorge poco distante dal centro abitato del capoluogo, su una collinetta dalla quale è possibile godere di un panorama mozzafiato.
La Rotonda si ispira chiaramente al
Pantheon di Roma e il soprannome è dovuto alla forma della sala principale della villa, adornata da splendidi affreschi a tema religioso e mitologico.
Approfitta del tuo
soggiorno in Italia, vieni a visitarla.
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