Come funziona la pensione per gli stranieri che risiedono nel territorio nazionale?
La materia è molto articolata, diversificata e dipende dagli accordi presi dall’Italia con i vari Paesi.
Esistono due grandi categorie: il lavoratore comunitario (avente gli stessi identici diritti e doveri di un lavoratore italiano) e il cittadino straniero non comunitario che viene in Italia e lavora per poi restarci o per tornare poi nel proprio Stato natale.
Pensione per gli stranieri comunitari
I cittadini comunitari godono delle stesse identiche condizioni dei lavoratori italiani: sia nella retribuzione che nelle varie condizioni di lavoro, pensione compresa.
In generale, per questi lavoratori vengono sommati tutti i periodi di assicurazione o di contribuzione maturati nei differenti paesi e ricevono un trattamento finale “pro-rata” adeguato al lavoro prestato nelle varie nazioni e alla relativa contribuzione. La pensione è erogata nello stato di “ultima residenza” o nel quale è stata presenta la domanda.
I cittadini dell'Unione Europea godono di una transizione più agevole verso la pensione in Italia, grazie alle normative dell'Unione Europea. I cittadini dell'UE possono circolare liberamente e stabilirsi in Italia senza bisogno di un visto. Iscrivendosi all'anagrafe e alla ASL, i pensionati dell'UE possono usufruire degli stessi servizi sanitari dei cittadini italiani. Questi vantaggi rendono l'Italia una destinazione particolarmente attraente per i pensionati dell'UE.
Pensione per gli stranieri extra-comunitari
Pensione per i cittadini extra-comunitari con convenzioni
Un cittadino extra-comunitario che è regolarmente assunto in Italia ha diritto al versamento di tutti i contributi previdenziali.
Per alcuni paesi, ad esempio, esistono determinate convenzioni che producono una situazione legale del tutto simile a quella degli stati comunitari.
In questi casi il lavoratore, sia che resti in Italia, sia che torni al suo paese d’origine avrà diritto alla sua pensione nella sua completezza.
Pensione per i cittadini extra-comunitari che restano in Italia
I cittadini extracomunitari, anche se non diventati
cittadini italiani, godono appieno della parità di trattamento con i lavoratori italiani: un cittadino extracomunitario che proviene da un paese senza convenzione, dopo aver versato i contributi ed essere arrivato correttamente all’età pensionabile, percepirà normalmente il trattamento dovuto, se resterà nel nostro Paese.
Pensione per gli stranieri che rimpatriano
Un caso particolare è costituito da quei cittadini extra-comunitari provenienti da paesi con cui non siano in atto convenzioni che rimpatrino definitivamente.
Si tratta di lavoratori non stagionali, che hanno lavorato regolarmente in Italia per un periodo corrispondente al minimo del contributivo (almeno 5 anni). La legge Bossi-Fini ha introdotto due casistiche:
- i lavoratori extracomunitari assunti dopo il 1° gennaio 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia (calcolata col sistema contributivo) al compimento del 66° anno di età e anche se non sono maturati i previsti requisiti (dunque, anche se hanno meno di 20 anni di contribuzione) purché non rientrino in Italia (in quel caso perdono il diritto). Ovviamente percepiranno esclusivamente l’importo proporzionato a quanto versato.
- i lavoratori extracomunitari assunti prima del 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia (calcolata con il sistema retributivo o misto) solo al compimento del 66° anno di età sia per gli uomini che per le donne e con 20 anni di contribuzione.
Pro e contro del pensionamento in Italia
Questa scelta offre numerosi vantaggi ma comporta anche delle difficoltà. Valutando questi aspetti, potrai prendere una decisione ben informata.
Pro
- Immersione culturale. La storia dell'Italia è millenaria e offre infinite opportunità di esplorazione.
- La cucina. Abbraccia il sano stile di vita mediterraneo con le diverse offerte culinarie italiane.
- Assistenza sanitaria di alta qualità. Il sistema sanitario italiano offre servizi completi, un fattore cruciale per l'invecchiamento della popolazione.
Contro
- Barriera linguistica. Impegnarsi con la gente del posto e affrontare la vita di tutti i giorni può essere difficile senza una conoscenza di base della lingua italiana. conoscenza della lingua italiana.
- Una burocrazia complessa. I processi amministrativi italiani possono essere scoraggianti e spesso richiedono pazienza e perseveranza.
Per saperne di più visita il sito dell'INPS.
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